Cape Town è la più bella città nel continente africano, nonché tra le più affascinanti del mondo.
Di seguito una veloce panoramica delle principali aree ed attrazioni.
Atlantic Seabord: la zona della città che si affaccia sull’oceano, con le aree residenziali più esclusive.
Bo-Kaap: pittoresco quartiere abbarbicato con sue viuzze ciottolate e le sue case dai colori pastello sulle colline che guardano sull’area del porto e del Waterfront. Abitato prevalentemente da mussulmani e dai discendenti degli antichi schiavi malesi. Bellissimo, merita di essere visitato a piedi e magari con una guida che ne illustri la storia di quella che durante l’Apartheid era considerata solo un’altra township.

Camps Bay: il sobborgo più esclusivo e mondano dell’Atlantic Seabord. Ottimi ristoranti, boutique hotel e deliziose guesthouse, oltre ad una bella ed ampia spiaggia orlata di palme.

City Bowl: detto anche il “Catino”, è una sorta di anfiteatro naturale racchiuso tra le montagne che circondano la città. Le aree più belle sono Gardens, dove si trova il Parlamento, Bo-Kaap, pittoresco quartiere musulmano abitato dai discendenti degli antichi schiavi malesi, Tamberskloof e Oranjezicht.
Clifton: una delle zone più esclusive dell’Atlantic Seabord, con forse le più belle spiagge della città, raggiungibili scendendo una lunga scalinata dalla strada. Essendo maggiormente riparate, l’acqua è meno gelida che altrove, e quantomeno in estate, i meno freddolosi possono provare l’ebbrezza di essere travolti da onde di acqua a 16° sotto un sole dove si possono abbondantemente superare i 40°. Come fare una doccia scozzese nell’Oceano Atlantico.

Constantia: una delle zone residenziali più esclusive di Città del Capo, con ville e manieri con ampi e verdissimi giardini. E’ stata la prima zona vinicola del Capo, in ordine cronologico, e ancora oggi vi si trovano vigneti e wine farms. La confinante Tokai è meno chic, ma in compenso ospita una grande foresta, abitata da una miriade di babbuini, ideale per jogging o per portare i cani a passeggio.

Gardens: area residenziale e verdeggiante, dove si trova il Parlamento e diversi musei, oltre ad abbazie, consolati, mercatini locali.
Green Point: confina con il quartiere degli affari (business district), Sea Point ed il Waterfront. Qui si trova il nuovo stadio, costruito per i mondiali di calcio del 2010, oltre ad innumerevoli locali, hotel e B&B. Green Point è inoltre il fulcro della comunità gay della città, che del resto è una della capitali mondiali della comunità LGBT.
Hout Bay: ultima propaggine dell’Atlantic Seabord, prima di prendere la via per la Penisola del Capo. Un tempo la foresta della città, ancora oggi è molto verde e mantiene molto del suo antico fascino di villaggio di pescatori.

Kirstenbosch: spesso trascurati (a torto) dai turisti, questi giardini botanici sono tra i più belli al mondo e ospitano sovente eventi e concerti di grande richiamo. Si trovano sul lato orientale della Table Mountain, a cui si può accedere percorrendo a piedi un facile e bellissimo sentiero (lo Skeleton Gorge), per circa 4 ore.

Llandudno: zona super esclusiva e completamente residenziale, di sole ville, tra Camps Bay e Hout Bay. Delle sue due spiagge, la più frequentata, soprattutto dai surfisti, è la Llandudno beach. Per arrivare a Sandy Bay, apprezzata soprattutto dai naturisti, occorre invece percorrere un sentiero tra i fynbos per circa un quarto d’ora.

Musei: particolarmente interessanti quello di storia naturale, collegato al Planetarium. Il più famoso è però il District Six Museum, in memoria del famoso quartiere della città raso al suolo alla fine degli anni ‘60, dopo essere stato dichiarato zona per soli bianchi.
Robben Island: l’Alcatraz sudafricana. Carcere di massima sicurezza per detenuti politici (Mandela ci passò 18 anni), dal 1999 è stato dichiarata “Patrimonio mondiale dell’Umanità” dall’UNESCO. Le visite sono condotte dagli ex detenuti. Uno squarcio sul Sud Africa dell’Apartheid, in questo museo a cielo aperto a soli 12 km al largo di Cape Town.

Robben Island.
Sea Point: l’inizio dell’Atlantic Seabord. Un tempo questa zona vedeva concentrata la comunità ebraica del Capo. Numerosi negozi e ristoranti, vivace vita notturna, bellissimo lungo mare, che è però relativamente sicuro soprattutto di giorno.

Table Bay: area che comprende i sobborghi settentrionali di Città del Capo, con belle spiagge, campi di golf, laghetti artificiali pullulanti di fenicotteri e soprattutto la splendida vista della Table Mountain. A differenza del più sofisticato Atlantic Seabord, dove prevalgono gli europei, Blaubergstrand e dintorni è sono abitati prevalentemente da Afrikaner.
Table Mountain: icona di Città del Capo, che sovrasta dall’alto dei suoi 1.086 metri. La conformazione piatta dà origine al fenomeno della “tovaglia di nubi”, che salgono dalla False Bay, sospinte dai venti caldi umidi di origine sub-tropicale (Oceano Indiano), per poi scivolare lungo il fronte opposto, per via dello scontro con le correnti fresche provenienti dall’Atlantico. La cima della montagna si raggiunge comodamente in funivia (che ruota a 360° lungo tragitto), oppure percorrendo diversi sentieri a piedi, alcuni dei quali anche piuttosto impegnativi, soprattutto in presenza di condizioni meteo avverse.

Waterfront
Townships: l’altra faccia di Cape Town, quella più brutta e sporca, che solitamente nessuno vuole vedere, ma che tuttavia esiste. Durante il regime dell’Apartheid, Cape Town fu dichiarata zona per soli bianchi, ma l’esigenza di numerosa manodopera a basso costo richiese la creazione di grandi ghetti per neri e colorati ai margini della città. La township più famosa è quella di Khayelitsha, che si estende da Cape Flats fino al mare, al confine con Muizenberg. Altre township nere famose sono quella di Gugulethu e Delft, mentre le Mitchell Plains erano aree tradizionalmente destinate ai colored. Per chi lo desiderasse, è possibile prendere parte a tour guidati di una mezza giornata per conoscere un aspetto saliente non solo della grande Cape Town, ma di tutto il Sud Africa.
Waterfront: è il cuore commerciale della città, mecca dello shopping e con ottimi ristoranti. Dalla Clock Tower parte l’aliscafo per Robben Island. Delle zone centrali della città, è in assoluta quella più sicura.