Savute è l’area più remota, incontaminata e selvaggia del Chobe NP.
Si estende su un’area di circa 5000 kmq ed è un luogo dal fascino inquietante. Un tempo era attraversato da un canale del fiume Linyanti che riforniva d’acqua le famose Savute Marsh, la parte più profonda della depressione di Madabe. Poi questo sparì per decenni, per riemergere proprio nell’estate (australe) del 2011. Lasciando migliaia di scheletri nel bush, i grandi leadwood bushwillow, dal legno così resistente da tenere in piedi l’albero fino ad oltre un secolo e mezzo dopo la sua morte.
Spesso, tra novembre e dicembre, si può assistere alla migrazione di migliaia di zebre, con tanto di predatori al seguito. Ma tutto il Savute brulica di animali: giraffe, zebre, elefanti, gnu, tsessebe e kudu. Oltre ovviamente ai grandi predatori, per cui il parco è universalmente noto. Iene e leoni, ma non solo; leopardi, ghepardi, licaoni.
Fare attenzione se si pernotta al Savute Campsite, frequentato assiduamente da elefanti e iene. Queste ultime sembrano aver perso l’atavica paura nei confronti dell’uomo e non esitano ad avvicinarsi ai bagni e alle tende. Come ovunque in Botswana, il campo è sprovvisto di qualsiasi protezione, ma qui la densità di iene è davvero impressionante.
In alternativa all’economico Savute Campsite, esistono safari lodge e campi tendati di lusso, ovviamente ad altre cifre. Quello che rende comunque inimitabile il Savute, al di là della bellezza della struttura ricettiva prescelta, è il suo wilderness feeling. Con pochi rivali in tutta l’Africa, non solo in Botswana.
Lo sapevate che?
√ Il mitico documentario “Eternal enemies” del National Geographic, sul conflitto all’ultimo spasmo tra iene e leoni, fu girato proprio nel Savute? E che per realizzare un’ora di video circa, la troupe riprese per circa due anni e mezzo?
√ Il Savute è un posto talmente selvaggio da essere l’unico dove si registrano regolarmente attacchi a elefanti adulti da parte dei leoni?