Il Serengeti, con le sue sconfinate savane calpestate da milioni di animali, è l’icona delle aree faunistiche protette del nostro pianeta.
Il parco del Serengeti è una sorta di arca di Noè, nonché il set, insieme al Masai Mara in Kenya, del più grande fenomeno migratorio del nostro pianeta. Allorché un milione e mezzo di gnu, centinaia di migliaia di zebre e di antilopi seguono la rotta delle piogge sfidando nugoli di coccodrilli ed una moltitudine di grandi predatori.
Il parco fu stabilito nel 1951 dall’Amministrazione britannica, per limitare la drastica riduzione di animali, in particolare di leoni, a causa della caccia. Per rafforzare il concetto, gli inglesi nel 1959 deportarono interi villaggi Masai nella regione del Ngorongoro. Una misura ancora oggi controversa, per le evidenti implicazioni di carattere etico e politico. Oggi la minaccia più temibile per il Serengeti è però costituita dal progetto di un’autostrada nel cuore del parco.

Il parco, che si estende su una superficie di quasi 15.000 kmq, è solitamente suddiviso in 3 diverse regioni:
- Le grandi pianure, ricoperte di una savana erbosa e quasi priva di alberi. Popolate da mandrie a perdita d’occhio di erbivori ma anche da branchi di grandi predatori. Sono forse l’immagine più diffusa del Serengeti. La fauna si concentra qui da dicembre a maggio.
- I corridoi occidentali, che si spingono fino al fiume Grumeti. La presenza di animali è maggiore da maggiore a luglio.
- Il Serengeti del nord, al confine con il Masai Mara. Un’area che alterna pianure a colline, da Seronera al fiume Mara. Oltre alla grande migrazione (luglio, agosto e novembre), qui si trova la maggior quantità di elefanti, giraffe e dik dik. Seronera è anche il quartier generale per le autorità del parco.

La fauna del Serengeti
Il parco ospita una quantità impressionante di fauna. I suoi 1,5 milioni di gnu costituiscono la più grande popolazione di grandi mammiferi del pianeta. A questi si aggiungono, durante il processo della grande migrazione, oltre 200.000 zebre, 300.000 gazzelle e decine di migliaia di altre antilopi. Abbondano anche giraffe, waterbuck, impala, facoceri e ippopotami. Sono altresì presenti alcune specie rare come eland, klipspringer, l’antilope nera, bushbuck, il kudu maggiore, otocioni e dik dik. E ovviamente tutti i Big 5.
Leone: il Serengeti è probabilmente il parco con la maggiore popolazione di tutta l’Africa (circa 3.000 esemplari).
Leopardo: presenti in tutto il parco, ma soprattutto nella regione di Seronera. Si stimano un migliaio di esemplari.
Elefante: la popolazione si è ripresa dalla mattanza degli anni ’70 e ’80 del secolo scorso e oggi conta circa 5.000 esemplari. Le zone con la maggiore densità sono quelle a nord del parco.
Rinoceronte nero: purtroppo la popolazione è ormai ridotta a poche decine e si concentra soprattutto nelle aree centrali del parco. Alcuni individui entrano occasionalmente nel Serengeti dal Masai Mara.
Bufalo: largamente il più numeroso tra i Big 5, con oltre 50.000 capi.
Tra gli altri predatori, sono presenti ghepardi, iene maculate, il lupo del Serengeti, il tasso del miele, sciacalli, serval, iene striate, licaoni (reintrodotti nel 1991), manguste e 2 specie di lontre.
