Perchè la Tanzania?
E’ la patria del safari in Africa orientale. Lo scenario dello straordinario fenomeno della grande migrazione nel Serengeti. Vanta meraviglie naturali come il cratere del Ngorongoro e il Kilimanjaro, la vetta più alta del continente africano. Ed offre splendide spiagge di sabbia bianca.
Quando andare
Da aprile a giugno è la stagione delle grandi piogge. Se nei parchi del sud e dell’ovest molti lodge chiudono i battenti da metà marzo, i parchi del nord restano sempre operativi, ma a prezzi di saldo.
I parchi del nord
Il Serengeti è per antonomasia la quintessenza del safari africano ed il principale scenario della Grande Migrazione degli gnu, con conseguente affollamento di grandi predatori al seguito. Da mettere anche in conto, d’altra parte, una notevole presenza di turisti. Cosa che è particolarmente evidente nel Ngorongoro, antico cratere estinto che è forse quanto di più simile sulla Terra al concetto dell’arca di Noè. Tarangire e Lake Manyara sono parchi più piccoli e spesso trascurati rispetto ai loro più famosi vicini appena citati, tuttavia bellissimi e con l’insolita caratteristica dei leoni arboricoli.
Il Kilimanjaro
Il sogno di molti, accessibile a tutti coloro che godano di un’ottima forma fisica. Diversi i sentieri per escursionisti per raggiungere la vetta, tra cui la Machame e la Marangu Route sono senz’altro i più popolari. Considerare almeno una settimana, comprese le notti a Moshi, prima e al termine del lungo trekking.
I parchi del sud
Il Mikumi è quello più vicino a Dar (un paio d’ore di auto), ma nonostante ciò è un bellissimo parco, nonostante la strada pubblica che lo taglia in due sia la migliore pubblicità vivente contro l’assurdo progetto, caldeggiato dai cinesi, della Serengeti Road. La Selous Game Reserve è una favolosa e gigantesca wilderness, grande circa tre volte il Serengeti, anche se per il 90% è inaccessibile ai turisti, in quanto riserva di caccia. La parte accessibile per safari fotografici, è una delle più belle del mondo. Spettacolare anche il Ruaha National Park, che tuttavia presenta, soprattutto a ridosso della stagione delle piogge, l’infausta presenza delle mosche tse-tse.
I parchi dell’ovest
Particolarmente remoti e molto costosi da raggiungere. Il Katavi è una delle ultime grandi wilderness africane, praticamente incontaminata e con una presenza di turisti quasi impalpabile rispetto ai grandi parchi del nord ma anche a quelli del sud. Mahale e Ngombe – quest’ultimo accessibile solo in barca – sono santuari naturalistici dello scimpanzé.
Spiagge e isole dell’Oceano Indiano
La Tanzania ha bellissime spiagge anche lungo la costa, ma le più belle si trovano nelle isole di Zanzibar e Pemba. A Mafia le spiagge sono infestate in molti punti da mangrovie. In compenso, i fondali sono in assoluto tra i più ricchi e colorati di tutto l’Oceano Indiano al largo delle coste africane.