Avventura alla guida di veicoli 4×4 completamente equipaggiati per un camping safari in self-drive da sogno.
Un camping safari che tocca le tappe salienti di un viaggio attraverso gli straordinari paesaggi della Namibia. L’itinerario comincia dal deserto del Namib, nella zona del leggendario Sossusvlei. Risale poi la costa atlantica facendo tappa a Swakopmund, con possibilità di escursioni in barca e in 4×4 nel deserto. Esplora il deserto roccioso del Damaraland, terra degli elefanti del deserto. Prosegue poi con un safari di 3 giorni nel più grande parco nazionale namibiano: l’Etosha. Contempla visita la splendida regione del Waterberg, habitat ideale per ghepardi e leopardi. Ed infine si conclude con una notte nella capitale.
L’itinerario, in self-drive, si svolge a bordo di veicoli fuoristrada completamente equipaggiati per il campeggio, con le tende posizionate sopra il tetto. Una soluzione economica che pur tuttavia non lesina su un aspetto cruciale per un viaggio di questo tipo: l’affidabilità dei veicoli. Rigorosamente 4×4 per affrontare con maggiore sicurezza le lunghe piste sterrate namibiane.
Questa proposta è un’alternativa intrigante ed economica per viaggiatori indipendenti. Non è richiesta una particolare di guida in fuoristrada. Ma siamo comunque a disposizione per fornire qualche dritta che possa essere utile in certe situazioni.
Il Damaraland è solcato da un labirinto di fiumi fossili, percorribili esclusivamente in 4x4, praticamente inaccessibili durante quella delle piogge. Nella foto, spedizione in fuoristrada nel letto dell'Ugab River, nel Damaraland meridionale.
E' inoltre un deserto roccioso, con passi di montagna accessibili, con estrema cautela e perizia, solo in fuoristrada, meglio se prendendo parte ad un convoglio di veicoli, per ovvie ragioni di sicurezza, trattandosi di aree totalmente isolate e distanti da insediamenti abitati.
I graffiti rupestri di Twyfelfontein sono tra le maggiori attrazioni del Damaraland, nella regione di Khorixas. Si tratta di opere degli antichi boscimani, risalenti a diverse migliaia di anni fa.
La Namibia è, oltre al Mali, l'unico paese al mondo ad ospitare elefanti del deserto. Un tempo diffusi ovunque, fino alle porte di Swakopmund, gli ultimi esemplari vivono tra i fiumi fossili e gli altopiani del Damaraland e del Kaokoland.
La gigantesca e spettacolare concessione di Palmwag ospita un'abbondante fauna, tra cui il raro rinoceronte nero. Nella riserva esiste un campo specializzato in safari a piedi sulle tracce di questi animali.
Così come gli elefanti, anche i leoni in Namibia hanno sviluppato la capacità di sopravvivere nel deserto. Per quanto rari ed elusivi, li si può trovare lungo il letto dei fiumi fossili o sulle spiagge della Skeleton Coast.
Una delle ultime popolazioni seminomadi dell'Africa sopravvive in piccoli villaggi nelle zone più settentrionali della regione del Kunene. Le donne hanno sovente lineamenti bellissimi, anche se a causa delle dure condizioni di vita, sfioriscono piuttosto presto, con aspettative di vita che superano di poco i 40 anni.
Cascate originate dal fiume Kunene, che separa la Namibia dall'Angola. La caduta raggiunge un massimo di 37 metri, poca roba rispetto alle cascate Vittoria, ma comunque impressionante, anche per il contrasto con l'arido ambiente circostante. Nei pressi delle cascate sorgono diversi villaggi Himba.
Mitico passo di montagna, per raggiungere la Marienfluss Valley provenendo dalle Epupa Falls. 11 km di sentiero roccioso e scosceso, affrontabile con circa 3 ore di guida attenta, marce ridotte e pronti a ricorrere al blocco del differenziale.
Una delle più belle e romantiche vallate della Namibia, quasi disabitata e di difficile accesso. Dall'alto delle formazioni granitiche che la sovrastano, sono visibili i fairy circles, all'interno dei quali non cresce un solo filo d'erba. Gli scienziati non hanno ancora trovato una spiegazione di questo strano fenomeno.
Arrivando da Windhoek, è sufficiente uscire dalla città per dimenticarsi di traffico e strade asfaltate. Anche se ben tenute, un veicolo fuoristrada è decisamente preferibile; maggior comfort di marcia, velocità di crociera più sostenuta, miglior tenuta di strada, probabilità drasticamente ridotta di bucare.
Springbok al pascolo in prossimità delle dune del Namib Naukluft Park, poco dopo l'ingresso dal gate di Sesriem.
La duna più famosa di tutto il parco, a 45 km dall'ingresso di Sesriem lungo la strada per il Sossusvlei. Facile da scalare e molto fotografata nel secondo pomeriggio, quando è per circa metà in ombra. Alta 170 metri, è composta da detriti di sabbia del deserto del Kalahari vecchi di 5 milioni di anni, accumulati dall'Orange river e fin qui trasportati dai venti.
L'inconfondibile silhouette delle dune del Namib Naukluft Park, nei pressi di Sossusvlei.
Senza dubbio la meta principale per chiunque faccia il suo ingresso nel parco da Sesriem. Gli ultimi 5 km sono interamente su piste di sabbia e percorribili esclusivamente da veicoli fuoristrada.
In rarissime occasioni, il vecchio "vlei" (lago) sembra riprendere vita grazie alle piogge. Un evento quasi più unico che raro.
Gli ultimi 5 km prima di raggiungere il Sossusvlei sono percorribili solo con veicoli fuoristrada. Oltre al classico autostop, esistono dei servizi di navetta, oppure si può prenotare l'escursione direttamente dal proprio lodge.
La Namibia ospita il 50% della popolazione mondiale di ghepardi allo stato libero. L'Etosha, con le sue ampie praterie, costituisce l'habitat ideale per questo felino che ha nella velocità la sua migliore arma d'attacco.
La Namibia è uno dei paesi con il maggior numero di rinoceronti neri. Nell'Etosha, la zona di Okakuejo è forse quella dove maggiori sono le possibilità di avvistare questo pachiderma.
Zebre e giraffe sono una presenza quasi costante ogni volta che si passa da una delle tante pozze disseminate nel parco.
La pozza di Okakuejo, sempre illuminata dopo il tramonto, è meta di un viavai incessante di animali per tutto il giorno, con rinoceronti ed elefanti che fanno capolino sopratutto durante le ore notturne.
Degli oltre 23.000 kmq di estensione del parco, poco meno di 1/4 è costituito dal Pan, ciò che resta di un antico e gigantesco lago salato. Grazie ai minerali depositati, costituisce fonte di nutrimento tutto l'anno, in particolare nella stagione delle piogge quando lo strato superficiale si riempie di acqua piovana.
Etosha National Park Pur essendo per la maggior parte sterrate, le strade del parco sono percorribili da qualsiasi tipo di veicolo. Non di rado, gli avvistamenti avvengono proprio mentre gli animali attraversano la strada.
Etosha significa "Great white place", dal bianco del suo gigantesco pan, con praterie che si estendono a perdita d'occhio.
Orici Splendida antilope, regina dei deserti, dal Namib al Kalahari. Qui, due maschi impegnati un un combattimento per il territorio che, talvolta, può anche avere esiti fatali.
Etosha Così chiamato perchè le piume ai lati della fronte ricordano un pò la montatura degli occhiali delle vecchie segretarie di una volta. Conosciuto anche come serpentario, in omaggio alla sua dieta preferita. E' una creatura del deserto, diffusa nel Namib ma soprattutto nel Kalahari.
Classico assembramento intorno alle pozze negli aridi mesi invernali.
Città dall'aspetto bavarese sulle costa atlantica dell'Africa australe, con alle spalle il deserto del Namib, che piano piano se la sta inghiottendo. Diversi locali, ristoranti, hotel, piccole ma deliziose gesthouse. Un'ottima base per escursioni e attività nei dintorni, come Sandwich Harbour, la Moon valley, il deserto del Namib.
Numerosi gli edifici in stile bavarese, che ricordano i tempi dell'epoca coloniale tedesca.
Arrivando da sud, dal Namib Naukluft Park, la strada asfaltata comincia alle porte di Walwis Bay. Nella cui laguna sono spesso presenti nugoli di fenicotteri rosa.
Una delle attività più popolari e consigliate da Swakopmund o Walwis Bay è quella in quad bike tra le dune del Namib. Se fatta nel pomeriggio, la conclusione è immancabilmente il tramonto sull'Oceano.
Spettacolare laguna marina, alle porte di Walwis Bay, raggiungibile esclusivamente in fuoristrada, ma a condizione di avere un'ottima padronanza della guida su sabbia e di essere perfettamente informati sul ciclo delle maree. Oltre alla vista, che è davvero mozzafiato, c'è una discreta presenza di uccelli, soprattutto fenicotteri.
Oltre che sulle dune, per raggiungere (ed uscire da) Sandwich Harbour occorre guidare sul bagnasciuga, ovviamente prima del ritorno dell'alta marea.
Una delle escursioni più popolari a Swakopmund, è prendere posto a bordo di un volo panoramico sulle dune del Sossusvlei o sui relitti della Skeleton Coast.
Guidare sulle dune non è facile come potrebbe sembrare da una semplice fotografia. Sandiwch Harbour non è una meta per self-drivers, meglio prenotare con agenzie locali specializzate che si avvalgono di guide preparate, al volante di mezzi adeguati e capaci di muoversi sul filo delle maree.
Autentico fossile vivente, con esemplari che raggiungono i 3.000 anni di età. Cresce esclusivamente in alcune zone del Damaraland. Le due foglie fungono da collettori di particelle di umidità contenute nelle nebbie portate dai venti dall'interno del deserto del Namib.
Pochi km a sud dell'ingresso ufficiale nello Skeleton Coast National Park, la riserva di Cape Cross ospita una colonia di foche di diverse decine di migliaia di esemplari. Indubbiamente una sosta da non perdere lungo il tragitto da Swakopmund verso la Skeleton Coast o il Damaraland.