L’impatto del Covid-19 sul mondo del turismo (e non solo) è stato devastante.
Il Covid-19 ha chiuso i cieli e le frontiere. Imposto lockdown quasi ovunque, restrizioni alle libertà individuali, a cui non siamo abituati nelle nostre democrazie liberali. Mandato in tilt l’economia mondiale e al collasso anche i sistemi sanitari più avanzati, come quello italiano. Ora la situazione appare in netto miglioramento. Le corsie degli ospedali si sono svuotate, si trovano ancora migliaia di casi ma solo perché li si cerca di più. E c’è una netta prevalenza di asintomatici o di sintomatici lievi, con scarsa carica virale. Su questo virus sono ancora moltissime le cose che non conosciamo, ma una cosa possiamo darla per certa: non possiamo più permetterci lockdown lunghi e generalizzati. Al limite, qualche intervento chirurgico, laddove strettamente necessario. E quindi la nostra certezza, oggi, è che con questo virus dovremo imparare a convivere, almeno per un pò. In attesa del vaccino o quantomeno di cure molto più efficaci, cosa che del resto trova già evidenza nei numeri molto più contenuti dei decessi e delle terapie intensive.
Come proteggersi dal Coronavirus?
Stendiamo un velo pietoso su negazionisti e complottari. Per tutti gli altri, ci sono mascherine e distanziamento sociale di almeno un metro. Un impiccio, non esattamente una tragedia. Al quale ormai ci stiamo abituando, seppure con qualche ritrosia. Dopotutto, siamo animali da branco, abituati a vivere in società e al contatto fisico. Ma tutto questo come si concilia con i viaggi?
A causa del Covid-19, l’industria del turismo è in ginocchio, non ci sono dubbi. Scarseggiano fondi e, quando questi vengono erogati, i tempi sono inaccettabili. Tuttavia, si comincia ad intravedere la luce fuori dal tunnel. Il virus, perlomeno dalle nostre parti, sembra sotto controllo. E quasi ovunque, con qualche eccezione, sembra in fase di ripiegamento. Purtroppo non aiuta un’informazione strappa click e poco preparata. Concentrata su numeri assoluti, che statisticamente non significano nulla, su indici che colpiscono emotivamente l’opinione pubblica, come il numero di decessi, ma che sono quasi del tutto inutili nell’analisi predittiva di una pandemia. O su confronti con il giorno prima, privi di senso anche perché spesso slegati dai rapporti rispetto ai test. E anche questi ultimi, vengono quasi sempre presi senza discernere tra tamponi e test sierologici (che non rivelano nuovi contagi ma vecchie infezioni che vengono ora rilevate) , nonché sul livello qualitativo dei contagi (quantità di carica virale, asintomatici, paucisintomatici, ecc.).
Come e dove tornare a viaggiare?
Diversi Paesi hanno riaperto (o si accingono a farlo) al turismo. Tuttavia in alcuni casi può essere richiesto un periodo di quarantena. E’ opinione comune che questo cesserà per gran parte dell’Europa, dell’Oceania, del Nordamerica e diversi Paesi africani. Per ottenere aggiornamenti ufficiali, in Italia la fonte migliore è quella di Viaggiare Sicuri. Nella homepage è possibile orientarsi per ottenere informazioni più dettagliate. Per avere invece notizie specifiche su ogni singola destinazione, a cominciare da quella di proprio interesse, in alto a sinistra nella homepage, clicca su “CERCA PAESE”. Infine, ormai quasi tutte le maggiori compagnie assicurative offrono polizze inclusive della copertura da eventi dovuti al Coronavirus. Oltre agli accorgimenti adottati da strutture ricettive, compagnie aeree e di trasporto, tour operator e fornitori di servizi, per tornare a viaggiare in sicurezza e con serenità.
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